SCIENZA E NATURA, DALLA PRIMA ELEMENTARE.
Nelle diverse materie studiate a scuola, troviamo la Scienza, materia così affascinante quanto
sconosciuta.
La scienza è di fatto uno spaccato di cultura essenziale alle nostre vite, poiché essa comprende la
chimica, la biologia, la fisica, l’astronomia; tutti aspetti che, volente o nolente, ritroviamo molto
spesso nella nostra quotidianità.
È doveroso, nel momento in cui si propone un percorso scolastico elementare, domandarsi fin
dove sia giusto spingersi nella conoscenza e nella scoperta di tali materie scientifiche.
Le indicazioni nazionali per la scuola primaria pongono degli obiettivi e dei percorsi atti a
sviluppare capacità di ragionamento e di calcolo utili ad avere le basi necessarie per un
apprendimento duraturo, che avverrà poi (non si sa bene quando, per alcuni, forse, mai) di tutta la
sfera scientifica; ma non propongono lo studio delle diverse discipline scientifiche, perché
considerate “difficili”. È davvero così difficile studiare chimica, fisica e biologia sin dalla prima
elementare?
Scopriamolo …
Il nostro organismo (e non solo) è fatto di atomi, molecole; ogni giorno dà vita a reazioni
biochimiche; siamo parte di un universo che vive seguendo leggi fisiche che ci avvolgono ed
influenzano costantemente. Quindi, non è sbagliato pensare che molti concetti che culturalmente
abbiamo chiuso ed intrappolato nella scatola del “sapere scientifico”, in realtà sono concetti
nostri, a cui noi tutte/i possiamo avere accesso in ogni momento e che abbiamo il diritto di
razionalizzare e fare nostri, per davvero.
Detto questo, è necessario precisare, che non si sta parlando di scienza infusa, ci mancherebbe, si
parla di conoscenze inconsce derivanti dal sapere innato che abbiamo. Ovviamente la parte
difficile è far arrivare tutto questo sapere alla nostra parte razionale, far in modo che la nostra
corteccia prefrontale elabori ed assimili queste conoscenze.
Per fare ciò abbiamo bisogno di insegnati preparate/i e, della NATURA, guida indiscussa di ogni percorso evolutivo.
La connessione del nostro organismo con la natura, consente l’ascolto profondo di noi stesse/i, ci aiuta a porci domande su meccanismi essenziali e ci aiuta a trovare le risposte, molto spesso,
semplicemente guardandoci intorno.
Non bisogna aver timore di far conoscere, per esempio, a bambine e bambini di sei anni, la tavola
periodica degli elementi, poiché questa fenomenale tavola, presenta, in modo organizzato e perfetto, tutto ciò che è presente dentro e fuori di noi, che è perfetto a sua volta.
Facendo notare, per esempio, tra le tante cose, che l’aria che respiriamo è composta da diverse
“sostanze” e che al suo interno è presente soprattutto l’ossigeno, si porta la persona, seppur nei primi anni di vita, ad andare oltre ciò che è visibile e ad acquisire un metodo di studio critico ed osservativo.
Facendo notare che lo stesso ossigeno è presente non solo nell’aria che respiriamo, ma nell’acqua
che beviamo, porta a domandarci perché questa “sostanza” è così importante per la nostra vita.
Sapere che l’ossigeno è la sostanza più abbondante e preziosa per noi, per gli animali, per le
piante, per la Terra, e per l’intero universo, ci fa sentire davvero parte integrante di tutto ciò che
abbiamo intorno.
Sapere che ciò che tiene in vita gli esseri umani è la stessa cosa che tiene in vita quasi tutti gli
esseri viventi, e non solo, del pianeta, aiuta a non sentirsi padrone/i della natura.
Sapere che esistono e che si trovano intorno a noi, elementi come l’idrogeno, l’azoto, l’argon e
tantissimi altri, sin dall’infanzia, aiuta a non averne paura da adulte/i.
Parlare di scienza in modo naturale e quotidiano con i bambini/e, aiuta loro a fare propria tale
conoscenza ed a sentirla parte costruttiva e fondamentale della vita che stanno vivendo.
Iniziare un percorso scientifico consapevole già all’età di sei anni, consente, a chi lo fa, di arrivare
all’adolescenza ad avere nel proprio bagaglio culturale di base, informazioni e conoscenze
fondamentali, che altrimenti si inizierebbero ad acquisire solo dai quattordici/quindici/sedici anni,
se si è fortunate/i, e ad arrivare ad essere adulti/e consapevoli e padroni anche solo di parlare e
leggere di scienza.
In realtà, l’obiettivo è molto più ambizioso della sola conoscenza degli elementi della tavola
periodica o delle leggi fisiche della natura:
racchiude, in effetti, domande e conoscenze profonde che abbiamo il diritto di porci e di
possedere da subito;
tra queste:
Come posso crescere con la consapevolezza di essere parte essenziale della natura che mi circonda se non sono a contatto con essa ogni giorno?
Come posso prendere decisioni che siano al sostegno della mia vita, se non so di quale materia io sia fatta/o?
Come posso imparare a rispettare la natura, gli animali, gli altri esseri umani, se non cresco con la
consapevolezza che siamo fatte/i tutte/i della stessa materia e non esiste alcun essere superiore
ad un altro, ma tutti indispensabili all’equilibrio globale, allo stesso modo?
È sicuramente una bella sfida ed un percorso non facile.
Ma, e questo è un dato di fatto, si può fare.
Come lo so? Semplice, lo faccio.
La scienza non è per poche persone, è assolutamente accessibile a tutte/i, ed è compito della scuola presentarla nella sua totale integrità ed onestà, come spaccato di cultura fondamentale alla nostra vita, perché, se studiata in modo profondo ed etico, porta l’essere umano ad agire, piano piano nel tempo, meglio di come ha fatto negli ultimi secoli a questa parte … forse.
Di Francesca Pizziconi
Lascia un commento